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In cerca di armonia e splendore: il concetto di simmetria come fondamento di bellezza

symmetry photography
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Poche cose sono in grado di calmare i moti dell’animo umano come un scenario di perfetta bellezza. Ma qual è esattamente il criterio secondo il quale una cosa ci appare più gradevole rispetto a un’altra? La risposta è talmente ancestrale da essere, in qualche modo, sedimentata nella nostra memoria comune e, per trovarla, basta riavvicinarsi alla natura e osservarne le regole intrinseche.

Assiale, bilaterale, di rotazione: la simmetria è alla base di ogni struttura complessa in natura, e basta prestare un po’ di attenzione a ciò che ci circonda per accorgersi di come essa si faccia trovare in ogni cosa che abbiamo intorno. Le foglie, i fiori, gli astri e gli esseri viventi – dagli insetti fino a noi sapiens – hanno fisiologie generalmente simmetriche e, insieme alla sezione aurea, la simmetria è il fondamento stesso di ciò che percepiamo come bello.

Essendo noi nati in un pianeta le cui regole armoniche si fondano su quelle della simmetria, siamo geneticamente predisposti per esserne attratti. Non è un caso, infatti, se i visi considerati più affascinanti sono di solito quelli i cui lineamenti appaiono perfettamente simmetrici.

​La simmetria, la regola non scritta da sempre amata da artisti e creatori

simmetria

Sono partita da questa riflessione per andare a caccia di ispirazioni fotografiche, sicura che non sarei rimasta delusa, e così è stato. Ho già trattato in precedenza di fotografi particolarmente dediti alla ricerca di effetti simmetrici attraverso superfici riflettenti e, non ultimo, un articolo dedicato a Wes Anderson, regista ben noto per la sua predilezione verso le ambientazioni geometricamente regolari che ha dato il via a una vera e propria wave sui social più popolari.

Stavolta, però, ho voluto avventurarmi un po’ più in profondità, e scoprire quanti e quali altri artisti se ne sono lasciati ispirare per le loro opere.

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​La simmetria ai tempi dei social: i profili da cui lasciarsi ispirare

Basta fare un giro su Instagram, il social più visivo del momento, per perdersi tra feed e hashtag dedicati. La chiave di ricerca symmetry photography restituisce una selezione accurata di immagini caricate da fotografi professionisti di tutto il mondo, che spesso lasciano confluire i propri scatti in profili dedicati – come quello di Symmetry Hunters – dando vita a gallerie di stupefacente bellezza. Così ci si perde tra giochi di luce e di riflessi nei quali originali simmetrie si moltiplicano grazie all’acqua o a lenti sapientemente posizionate, oppure ci si stupisce di come, a una veduta aerea, persino le città più caotiche appaiano come ordinati blocchi di pietra lavorata in sintonia con il mondo esterno.

simmetria fotografie

Ma, se osservare un paesaggio perfettamente armonico può farci sentire ispirati, meravigliati e persino più sereni, è quando l’elemento umano diventa parte del tutto che i risultati sono più sorprendenti. Davanti alla maestosità di un tale quadro di colori e forme, i soggetti appaiono come visitatori, presenze discrete, disperse oserei dire. I paesaggi assumono un aspetto quasi sacrale, da attraversare in punta di piedi e nel quale riconoscere l’impronta di un disegno il cui linguaggio ancora non comprendiamo del tutto.

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​Rompere gli schemi: quando le asimmetrie fanno da padrone

È interessante analizzare anche l’altra faccia della medaglia: quando la simmetria viene rotta e le proporzioni alterate, si entra nel mondo delle asimmetrie, che è altrettanto ricco di ispirazioni per chi sa come leggerle. Basti pensare che nell’arte zen, che si basa di fatto sulla ricerca dell’armonia, soggetti e paesaggi simmetrici sono raramente rappresentati.

Laddove il tenere le proporzioni in asse restituisce un senso di calma e serenità, le asimmetrie creano movimento, e sta all’artista decidere in che modo rapportarcisi. E, a differenza delle rappresentazioni simmetriche – che sono un po’ una vittoria facile, data la loro gradevolezza intrinseca – in questo caso bisogna avere un occhio allenato e un animo da visionari per ottenere un effetto artisticamente valido.

Le asimmetrie possono essere utilizzate in maniera caotica e provocatoria, andando volutamente alla ricerca di una rottura degli schemi che appaia quasi prepotente a chi guarda. Ma le si può raccontare anche attraverso l’altro principio armonico di cui parlavo in apertura: quello della sezione aurea.

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Pur non rappresentando un esempio di simmetria assiale, la sezione aurea è altrettanto universalmente considerata fondamento di bellezza poiché anch’essa è presente in moltissime manifestazioni della natura. Le proporzioni auree, quando costantemente replicate, ruotate e ingrandite, danno origine alla ben nota spirale di Fibonacci, di cui possiamo osservare moltissime manifestazioni sul nostro pianeta e che è alla base delle regole di composizione armonica laddove si decida di non utilizzare la simmetria.

sezione aurea

In questo modo, l’armonia si esprime in altre forme: non più linee speculari, ma bilanciamento cromatico e di proporzioni. Il movimento diventa danza e guida l’occhio lungo i soggetti rappresentati portandolo verso un orizzonte che è, a quel punto, a discrezione dell’artista e di ciò che vuole suggerire a chi osserva la sua creazione.

In conclusione, in qualunque modo si scelga di catturare o dipingere il reale, il segreto per ottenere un effetto piacevole è lo stesso: la ricerca di un equilibrio. E, in tal senso, di ispirazioni non ne abbiamo mai abbastanza.

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